Giovanni Giacobazzi, dopo 16 giornate il Modena Calcio è in testa al girone con 5 punti di vantaggio sulla diretta inseguitrice Pergolettese. Si aspettava un campionato di così alto livello dai suoi?
Aspettarselo magari no, ma diciamo che non sono sorpreso. Conoscevamo Tosi e il gruppo dirigenziale,
conoscevamo le qualità degli uomini che hanno preso in mano le sorti del Modena. In ogni ambito sono le persone a fare la differenza, e lo sport non fa eccezione. Ci siamo buttati nel calcio perché volevamo dare il nostro contributo alla squadra della città, ai colori che amiamo, io particolarmente visto che quella maglia l’ho indossata nelle giovanili. I risultati stanno arrivando, nel 2019 speriamo di continuare così e raggiungere la promozione diretta, evitando i play off che potrebbero risultare molto insidiosi.

Calcio e rugby sono due mondi vicini e allo stesso tempo lontanissimi. Quali sono le principali differenze secondo lei, che vive entrambe queste realtà?
Il calcio è più radicato, è intriso nel tessuto sociale e tocca tutti. Nel nostro paese il calcio ha una forza
molto maggiore rispetto a tutti gli altri sport e una capacità unica di scaldare gli animi. Quello che manca è il romanticismo che invece è presente in sport come il ciclismo e il rugby, sport che anche a livello valoriale hanno una marcia in più.

Proprio i valori del rugby e del Modena Rugby 1965 hanno spinto la famiglia Giacobazzi a camminare al fianco del club in tutti questi anni.
È proprio così, infatti quello che ci è sempre piaciuto del Modena Rugby è l’attenzione alla crescita dei
giovani e a trasmettergli valori importanti. Noi cerchiamo di dare il nostro contributo per la formazione dei piccoli modenesi, cittadini di domani, che anche attraverso il rugby imparano a conoscere valori come il rispetto, l’educazione e l’amicizia. È l’aspetto più bello del rugby, quello che più lo caratterizza rispetto alle altre discipline sportive.

Progetti per il 2019?
Nel nuovo anno vogliamo proseguire sulla strada intrapresa, cercando di dare il massimo sia con la palla
rotonda che con quella ovale. I conti si faranno alla fine, ma al di là dei risultati sul campo siamo felici di
condividere percorsi con dirigenti capaci e persone serie, che a loro volta daranno il loro meglio per consegnare alla Modena sportiva il palcoscenico che merita.