L’asticella si alza ancora, aumentano le squadre (95) e gli atleti (1200) a Collegarola, che non ha mai visto un numero così alto di presenze: oltre 5mila! Sono gli anni della maturità, il Torneo diventa sempre più social, con risultati e classifiche pubblicate in tempo reale sul profilo Instagram del club, contest fotografici e la pagina Facebook riempita di contenuti. Le persone interagiscono e il Torneo diventa più partecipato anche dagli ospiti, accolti e coccolati tra una tigella, una birra e un panino con la salsiccia. Ci si mette poco ad entrare nell’atmosfera, ad essere immersi nello spirito dell’evento. L’edizione 2015 è memorabile anche per l’acquazzone pomeridiano che si è abbattuto sui campi di Collegarola, ma l’acqua rende soltanto più epiche le finali (quella dell’Under 6 diretta dall’azzurro QuintinGeldenhuys) e più difficoltose le premiazioni, spostate dal campo ad un tendone.

Al “Mucchi” si sta bene e per l’edizione 2016 le richieste di partecipazione si moltiplicano, tanto che un mese e mezzo prima del termine dell’iscrizione (e quattro prima dell’evento) il torneo è già sold out. Il 29 maggio 2016 Collegarola è invasa da oltre 1200 ragazzini pronti a darsi battaglia in campo e abbracciarsi subito dopo, anche in questa edizione la pioggia ha voluto essere presente, sia al mattino che al pomeriggio, costringendo gli organizzatori a cambiare in parte i piani. Il maltempo è diventato una costante, che non sposta di un millimetro la voglia di ben figurare degli oltre 200 volontari sparsi per tutto l’impianto, già dalle prime ore della giornata. L’imponente macchina organizzativa, invisibile ai più,dimostra ancora una volta di essere all’altezza della sfida, di riuscire ad andare oltre le difficoltà e, cosa ancora più incredibile, riesce a farlo col sorriso. Si vince, si perde, si ride, si piange, si corre, si canta, si mangia: insomma, con il sole o con le nuvole, al “Mucchi” ognuno trova sempre la sua dose di divertimento, nel rispetto di tutti i partecipanti e dello sport che ha la straordinaria capacità di legare.

 

Un anno, un fornitore abituale ci ha proposto un prodotto precotto solo da scaldare sulla griglia – ottimo perchè avrebbe ridotto i tempi ai punti ristoro. La sera lo abbiamo assaggiato e abbiamo passato poi due ore al telefono per far arrivare prodotti freschi. Ci siamo riusciti, nonostante fosse sabato sera per la domenica mattina. Per noi, se una cosa è buona, lo è anche per gli altri: nel torneo tutti noi mettiamo la faccia e nessuno vuole fare brutta figura. Non ci sono stati altri problemi logistici, a parte la pioggia, ma con Giove Pluvio non si ragiona. L’unica soluzione è quella di fare tutto quello che si è pianificato, come se non piovesse, al meglio delle proprie possibilità. E devo dire che, quando è successo, la “macchina” ha continuato a correre, senza neanche bisogno del pit-stop per il cambio gomme!

Alessandro Mazzi, presidente del Comitato organizzatore